Questa sezione del mio sito costituisce un omaggio alla mia prozia (sorella della mia nonna materna Nathalie Rosenthal von Pagenkopf), Sonia Gordon Brown, scultrice di grande talento. Se ho del talento, lo ascrivo a lei. La ringrazio.
Sonia Rosenthal von Pagenkopf nasce a Mosca l’11 gennaio 1890 (o 1894), è a Parigi nel 1913, si stabilisce a New York nel 1914, sposa W. Gordon Brown, con cui ha due figli. I suoi indirizzi conosciuti sono: nel 1925 a 6 Mac Dougal Alley e 70 West 11th Street, nel 1953 a 965 Madison Avenue, successivamente a Wellfleet e a Siasconcet (Massachusetts). Nel 1941 ha un ictus che le paralizza la parte destra del corpo. All’inizio del 1951 si reca a Parigi. Verso il 1952 va a vivere a Firenze. Investita da una Vespa, si frattura il braccio e la gamba sinistri. Muore a Firenze nel 1965. Molto credente, la sua perseveranza e il suo coraggio nell’affrontare le menomazioni fisiche furono esemplari. Non sono riuscito a trovare negli Stati Uniti alcun elemento circa i discendenti dei suoi figli, Philip e Peter. Risulta peraltro che Philip fosse un promettente giovane pianista; allevava dei “briards” (cani da pastore francesi); in un testo manoscritto di Sonia è annotato che Philip “ama volare”; ma la scritta è cancellata; chi sa perché? Ignoro perché lasciò gli Stati Uniti, perché scelse (brevemente) Parigi, perché elesse Firenze quale residenza.
Provenendo da una famiglia di artisti, studia scultura a Mosca con A.K. Andreyeff e Seroff, a Parigi con Emile Antoine Bourdelle alla Grande Chaumière. Nel 1913 la sua
Testa di Ragazza russa vinse il primo premio all’Esposizione di Scultura Moderna di Parigi. Ha esposto a Parigi al Salon d’Automne e a al Salon des Tuileries. Negli Stati Uniti assunse rapidamente un posto elevato fra gli scultori del suo tempo. Molti personaggi famosi posarono per lei nel suo studio (in Mac Dougal Alley), fra cuiEleonora Duse e l’attore Elmer Rice. Le sue personali alla Kingore Gallery nel 1924 e al Princeton Museum nel 1927 (furono le prime sculture moderne esposte in quella sede), nonché l’insegnamento alla “New School for Social Research” e nel suo studio, affermarono definitivamente la sua notorietà. Le sue opere furono accolte, a New York, nella Pennsylvania Academy, alla prima Municipal Art Exhibition, al Whitney Museum of American Art e al Brooklin Museum quali collezioni permanenti, oltre che in numerose raccolte private da New York alla California. E’ stata uno dei membri fondatori della Sculptors’ Guild; ne è stata membro del Consiglio d’amministrazione nel 1938; ne era anche presidente dei Comitati per la membership e per la pubblicità e fu uno dei promotori dell’avvio nel 1937 delle esposizioni esterne della Guild, svoltesi da allora con cadenza annuale. Ricevette innumerevoli richieste di fare ritratti scultorei a più di mille dollari cadauno. Ha preferito il bronzo e i materiali lapidei; un suo bronzo (Testa di un giovane”, 1928) risulta essere stato fuso in una fonderia di Monaco di Baviera; nel 1998 era al Whitney Museum of American Art. Sue opere risultano essere a Reims (Francia), in Belgio, a Saint Térèse (California), nelle seguenti gallerie private apparentemente in Francia: Ralph Jones, Wertheim, Cameron, Georges Reynau. Ha esposto alle Whitney Annuals and Biennials (1933); alla National Sculpture Society nel 1923, alla Neumann Gallery; al California Palace of the Legion of Honor a San Francisco nel 1929, alla prima Biennale della scultura, degli acquarelli e delle stampe americane moderne. È stata presidente dal 1927 e per quattro anni della New York Society of Women Artists. Citata dalla National Sculpture Society e dal Dizionario degli Scultori americani e da numerose opere di referenza su artisti americani. Gli Archivi dell’Arte Americana, presso la Smithsonian Institution a Washington, possiedono documenti di e su Sonia Brown. Nel 1999, il Brooklin Museum of Art possedeva l’opera “Negra”, in prestito dal collezionista Waldo Frank.
Il carattere, volitivo e deciso, di Sonia Brown è molto simile a quello di mia nonna Nathalie, sposata con Pierre Boesch, cittadino russo, emigrati a Genova nel 1914 da Mosca, apolidi dopo il 1917, titolari di passaporto Nansen, poi cittadini italiani. Alcuni si ricordano come Sonia scostasse con il suo bastone coloro che non si scansavano in fretta…
Sonia discendeva dalla famiglia Evenius, della città di Stettino. Alla famiglia Evenius (funzionari, magistrati, vescovi, pastori, appartenente alla “intellighenzia” germanica) apparteneva Heinrich von Evenius, componente nel 1411 del Consiglio (Ratstuhl). Quattordici generazioni di pastori protestanti sono noti nella famiglia. Georg Ludwig Evenius (1750-1830) si trasferisce in Russia, a Nizhni-Novgorod, dove ha una farmacia. Anche suo fratello August Wilhelm (1736 – 1822) si trasferisce in Russia. Il figlio di August Wilhelm, Alexander Evenius, esercita la medicina a Mosca (primario all’ospedale di Mosca nel 1842). Una figlia di Alexander Evenius, Nathalie, sposa Constantin von Pagenkopf, Consigliere comunale a Mosca. Dal loro matrimonio nascono due figli. Una delle figlie, Sophie, sposa Philip Rosenthal. Dal matrimonio di Sophie e Philip nacquero quattro figli, di cui Nathalie (che era mia nonna) e Sonia (che sposa W. Gordon Brown).
Ringrazio i musei americani che mi hanno aiutato, alla fine degli anni 90’ a trovare elementi su Sonia, in particolare fotografie sue e di alcune sue opere, che – dopo avere cercato di rendere leggibili – ho inserito in questa sezione, così come le foto di tre sue opere, in mio possesso. L’unico elenco disponibile delle sue opere è inserito nel sito, così come alcuni articoli e lettere che la riguardano. Il resto della documentazione proviene dalla mia famiglia. Grazie a Maresa Sottile per aver avuto l'idea di far rivivere Sonia nel suo blog. Stefano Benazzo