Queste note derivano dallo studio della copiosa documentazione disponibile ed illustrano quanto mi interessa circa le locomotive a vapore, le loro tradizioni, il loro funzionamento, le loro procedure di utilizzo. Sono state redatte per fissarmi le idee. Ho poi pensato di renderle disponibili sul mio sito. Ringrazio tutti coloro (mi scuso se ho omesso di citare qualcuno) di cui ho utilizzato i testi. L’idea della stesura di queste note (ciò che avrei voluto trovare pronto, ma che sono stato costretto a raccogliere con pazienza) è da ascrivere alla mia trentennale passione per il mondo della ferrovia, parzialmente soddisfatta del modellismo (prima in 1:87, poi in 1:22,5), prima analogico poi digitale. Forse perché non ho
avuto un treno elettrico da piccolo.
Ovviamente, per meglio capire la tradizione del vapore, ho dovuto illustrare la storia della ferrovia e la classificazione delle locomotive. I capitoli V, VI, VII, VIII, IX e X illustrano il funzionamento della locomotiva a vapore sotto vari profili (descrizione dei componenti, interazione dei meccanismi, funzioni del personale, sicurezza, accensione e condotta della macchina). Talune descrizioni si ripetono: è inevitabile, in quanto varia l’angolazione da cui si esamina la materia. Seguono i capitoli sul
mantenimento delle locomotive.
Quando ho avuto la possibilità di rendermi conto dal vivo del mondo del vapore, ho dovunque riscontrato un forte interesse: gli appassionati che si danno appuntamento lungo la via quando sanno che passa una motrice a vapore, i fotografi che rincorrono il treno in auto appostandosi nei posti ove la motrice può risaltare al meglio, persino i Capistazione che osservano una motrice a vapore quasi con affetto e si fanno fotografare accanto ad essa, i Capitreno degli altri convogli che la salutano con amicizia e con la fierezza di chi fa parte della stessa confraternita. Ma persino fra coloro che hanno poca o nessuna dimestichezza con il vapore, una gita in un treno trainato da una motrice a vapore può essere un divertimento. Per non parlare dei bambini: per loro, salire in cabina è indimenticabile. Il fischio emesso agli incroci, ai passaggi a livello, all’entrata in stazione è il fischio di un precursore e di un antenato: le ferrovie di oggi non sarebbero esistite senza la saga del vapore.